lunedì 16 aprile 2007

ILLUSIONI

Ciao ragazzi, oggi voglio farvi una domanda:
chi pensate che sia lo scemo che guardate allo specchio ogni santo giorno?
"Io! Che domande!"
Mi permetto di controbattere: "Non sei tu, è la tua immagine riflessa."
Dov'è la differenza?

Una intera scuola di pensiero è stata fondata sull'idea che ognuno di noi indossa una maschera, una faccia intercambiabile che mostra una persona diversa a seconda di chi ha davanti, della situazione che ha davanti. Io sono così Uno, ma allo stesso tempo sono centomila persone diverse, e inevitabilmente perdo la mia essenza, divento nessuno.

Sono più radicale: non sono maschere quelle che indossiamo, sono illusioni quelle che viviamo. L'illusione di essere gentile, l'illusione di essere galante, l'illusione di essere allegro, l'illusione di essere vinc
ente, l'illusione di essere innamorato, l'illusione di essere vivo, libero e felice. Un'illusione di noi stessi che annienta la nostra vera natura, non si limita a mascherarla.
Tra maschera e illusione c'è una differenza profonda, la maschera si appoggia all'esterno, ti copre, l'illusione ti fa a pezzi da dentro.

Quante volte al giorno ci sentiamo dire: "Ciao! Come stai?", e non fa in tempo lui a finire la parola "stai" e non fai in tempo tu a rispondere, che chi ci rivolge la parola si è già girato, salutando gli altri commensali. Rimani immobile come un idiota, e vorresti mandarlo al diavolo, ma sai che la sua frase è dettata dall'illusione di un interesse per te, un'illusione che provate entrambi, per questo dopo tre secondi hai dimenticato.

Scaviamo dentro di noi, liberiamoci da questo pesante sacco di sterco che è l'illusione ritroviamo la nostra vera natura, non siamo donne manager, uomini duri, belle impossibili o impomatati vincenti. Sono illusioni che creiamo non tanto per gli altri, quanto per noi. E' così difficile e faticoso capire e accettare chi siamo che ci creiamo una proiezione (o una moltitudine di proiezioni) di un Io immaginario e la facciamo nostra, crediamo di essere qualcuno che abbiamo inventato, e spendiamo tutte le nostre energie nel farlo credere agli altri, e proviamo un orgasmo quando ci riusciamo. Liberiamoci di tutto questo, se vogliamo diventare veri, fatelo per me, almeno, detesto i manichini e le bambole gonfiabili. Smettiamola di fare i pupazzi e troviamo noi stessi.

Io sono Max, ragazzo, e tu?

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